Pensione in Polonia

Sistema pensionistico in Polonia


Il sistema pensionistico polacco è regolato dall’Istituto di Previdenza Sociale (Zakład Ubezpieczeń Społecznych, ZUS), che amministra il Fondo di Previdenza Sociale (Fundusz Ubezpieczeń Społecznych, FUS). Questo fondo garantisce le pensioni di vecchiaia, le pensioni di invalidità e altre prestazioni previdenziali ai lavoratori che hanno versato i contributi obbligatori. In Polonia, il sistema pensionistico ha subito importanti riforme negli ultimi decenni, con l’obiettivo di garantire una maggiore sostenibilità finanziaria.

Questa non è una guida ufficiale. Per approfondimenti occorre contattare lo ZUS o consulenti specializzati.


Età pensionabile e requisiti di contribuzione

Attualmente, l’età pensionabile in Polonia è di 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini. Tuttavia, il diritto alla pensione dipende anche dall’ammontare dei contributi versati durante la carriera lavorativa. Per ottenere la pensione di vecchiaia, non è richiesto un numero minimo di anni di contribuzione, ma l’ammontare dell’assegno pensionistico dipende dai contributi accumulati.

Chi non ha accumulato abbastanza contributi per ottenere una pensione adeguata può continuare a lavorare oltre l’età pensionabile. Questo permette di accumulare ulteriori fondi e aumentare l’importo dell’assegno pensionistico.

Le pensioni anticipate sono concesse solo in casi specifici, come lavori usuranti o invalidità permanente. In questi casi, l’importo della pensione viene calcolato tenendo conto degli anni di servizio e dell’età del richiedente.


Contributi previdenziali e calcolo della pensione

I contributi pensionistici in Polonia sono obbligatori per tutti i lavoratori subordinati e autonomi. Il sistema di finanziamento prevede il versamento di contributi da parte di datori di lavoro e lavoratori dipendenti:

  • Il datore di lavoro versa circa 19,48% – 22,14% dello stipendio lordo del dipendente.
  • Il lavoratore dipendente contribuisce con una quota pari al 13,71% della retribuzione lorda.
  • Il contributo sanitario è del 9,76%, parzialmente deducibile dalle tasse.

I fondi previdenziali vengono accumulati nel conto individuale del lavoratore presso lo ZUS. L’importo della pensione viene calcolato sulla base del capitale contributivo accumulato, suddiviso per la speranza di vita media prevista al momento del pensionamento.

Dal 1999, il sistema pensionistico polacco si basa su un modello a capitalizzazione individuale. Questo significa che ogni lavoratore ha un conto previdenziale personale, che determina l’importo della pensione sulla base dei contributi versati durante la vita lavorativa.


Italiani con contributi versati in Italia e Polonia

Gli italiani che hanno lavorato sia in Italia che in Polonia possono beneficiare della totalizzazione internazionale dei contributi pensionistici. Grazie ai regolamenti europei in materia di sicurezza sociale, i periodi di contribuzione maturati nei due Paesi possono essere sommati per maturare il diritto alla pensione.

Se una persona non ha accumulato il periodo minimo di assicurazione in Polonia, i periodi di assicurazione all’estero possono essere sommati ai periodi polacchi per ottenere il diritto alla pensione. Questa regola si applica solo a chi è nato prima del 1949 e a chi richiede una pensione anticipata.

Esempio: Il Signor Mario, nato nel 1948, ha lavorato 10 anni in Polonia e 20 anni in Francia. Poiché i 10 anni in Polonia non bastano per la pensione, gli vengono riconosciuti i 20 anni in Francia. Grazie alla totalizzazione, ZUS gli riconosce il diritto alla pensione.

Per avviare la pratica di pensionamento in presenza di periodi di lavoro in Italia e Polonia, è necessario contattare lo ZUS o l’INPS. La domanda può essere presentata nel paese di residenza, che si occuperà di raccogliere le informazioni dai rispettivi enti previdenziali.


Procedure per la richiesta della pensione

Per ottenere la pensione in Polonia, è necessario presentare una domanda ufficiale allo ZUS, allegando la documentazione richiesta. I lavoratori che hanno maturato contributi in più Paesi possono richiedere il riconoscimento dei periodi assicurativi all’estero direttamente presso l’ente previdenziale del Paese in cui risiedono.

I principali documenti richiesti per presentare la domanda di pensione in Polonia includono:

  • Documento d’identità o passaporto.
  • Certificati di residenza e di contribuzione.
  • Prova dei periodi lavorativi in Polonia e all’estero.
  • Codice PESEL per l’identificazione fiscale in Polonia.

La procedura può richiedere diversi mesi, specialmente se sono coinvolti periodi di contribuzione all’estero. È consigliabile avviare la richiesta con anticipo rispetto alla data prevista per il pensionamento.


Regole per la tassazione delle pensioni

percepito. In generale, il prelievo fiscale avviene direttamente alla fonte e viene detratto dall’importo lordo della pensione. Per gli italiani residenti in Polonia che ricevono una pensione dall’Italia, è necessario verificare le disposizioni della Convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale tra Italia e Polonia. La tassazione dipende dalla residenza fiscale del pensionato e dagli accordi tra i due Paesi.

Se un italiano trasferisce la propria residenza in Polonia, la tassazione della pensione potrebbe subire variazioni. Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale specializzato per evitare problemi burocratici o eccessivi prelievi fiscali.

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